IMMERSIONI TECNICHE

RELITTO DEL BANFFSHIRE

Il relitto della nave conosciuta con il nome Banffshire,  è in realtà il relitto della Brodness. Costruito nel 1894, per la Elderslie SS Co. battezzato come Banffshire, divenne di proprietà della Scottish Shire Line nel 1910, rimanendo però con il nome originario, prestò servizio in quegli anni, in tutta Europa con rotte che toccarono anche Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda.

Nel 1915 diviene proprietà della Blue Star Line che ne cambiò il nome in Brodness, nome che conservò fino al suo affondamento.
Mercantile a Vapore, 1 Macchina a vapore a tripla espansione 491 cavalli nominali, 1 elica. 5537 Tonnellate, Circa 130 metri di lunghezza per 15 di larghezza.

I
l 31 Marzo 1917 fu silurata dal sommergibile Tedesco UC-38 in azione di pattugliamento nel Mediterraneo insieme ad altre 8 unità. Dalle informazioni raccolte, la nave predisposta al carico di merci di vario genere e munita anche di celle frigorifere di notevoli dimensioni,  navigava in “zavorra” , cioè con le stive allagate che gli permettessero stabilità,  da Genova a Port-Said. Comune a molte navi del suo genere, rimase disarmata fino al conflitto Mondiale, quando la società armatrice la dotò di un cannone difensivo da 88mm a poppa.

La nave giace a 63 metri di profondità su un fondale fangoso in assetto di navigazione, con la prua che punta Ovest. Le strutture di quel che resta del castello si toccano a 48 metri, mentre la coperta si trova tra i 50 ed i 53 metri. L’ immersione, come tutte quelle su relitti, diviene una sorta di tuffo nel passato, le unità affondate poi durante conflitti, rimangono per sempre il teatro di tragedie spesso incomprensibili.

I danni più grandi li hanno subite le strutture di coperta composte in maggior parte di legno, il resto della nave rimane considerata anche la lunga permanenza sul fondo abbastanza integra. Per poterla esplorare, occorrono più immersioni e la visibilità non sempre è buona, ma la pericolosità più grande è data dalla presenza di reti e lenze in gran numero che si sono accumulate sulla nave nel corso degli anni.

Non c’è un periodo consigliato ed è comunque un immersione da muta stagna e che quindi per le temperature del nostro mare può cambiare poco. La zona fangosa e sufficientemente deserta ha trasformato il relitto una sorta di oasi di biodiversità, dove possiamo trovare un pò di tutto, da murene, gronghi, anthiax, saraghi, dentici, merluzzi, ricciole e nudibranchi e spugne di diverse. Non è raro trovare grandi predatori di passaggio.

LA SECCA DI COSTACUTI - UNA GRANDE OASI DA PROTEGGERE

Questa secca profonda a circa 5 miglia nautiche dalla costa di Nettuno, è formata da quello che resta di antico vulcano.
Dal fondale fangoso emerge una porzione di roccia, lunga circa un miglio ad una batimetria che varia tra i 40 ed i 47 metri, caratterizzata da pareti alte e frastagliate in cui si può notare una ricca vita bentonica che ha trasformato il fondale con grandi Gorgonie Rosse e molte colonie di gorgonia gialla che si possono trovare nella zona sud della secca.
Trovandoci in mezzo al mare non è difficile incontrare pesce di passo di ogni genere, ma tra la vita animale la presenza più ammirata è quella delle grandi cernie brune e degli enormi gronchi.

SECCA DI COSTACUTI - CEPPO D'ANCORA ROMANA

Tra le immersioni alla secca di Costacuti spicca un sito in parete rocciosa ricoperta da gorgonie e, adagiata sul fondo un ceppo d’ancora romana testimonia il passaggio di antichi navigatori nelle acque del Tirreno centrale. L’immersione parte dai 38 metri fino ad arrivare alla massima profondità di 45 metri. L’immersione è riservata al subacqueo tecnico in possesso di brevetti e requisiti appropriati. 

LO SPERONE DI TORRE ASTURA

Tra le immersioni alla secca di Costacuti spicca un sito in parete rocciosa ricoperta da gorgonie e, adagiata sul fondo un ceppo d’ancora romana testimonia il passaggio di antichi navigatori nelle acque del Tirreno centrale. L’immersione parte dai 38 metri fino ad arrivare alla massima profondità di 45 metri. L’immersione è riservata al subacqueo tecnico in possesso di brevetti e requisiti appropriati.